Se vi siete chiesti perché il vostro avversario vi batte sempre a ping pong o perché un figlio schiaccia spesso gli altri ai vidiogiochi, sembra che ci sia qualcosa di più della pura abilità fisica.
Secondo una ricerca, alcune persone sono effettivamente in grado di vedere più “immagini al secondo” di altre, il che significa che sono per natura più brave a individuare o seguire oggetti in rapido movimento come le palline da ping-pong.
La velocità con cui il nostro cervello è in grado di differenziare i diversi segnali visivi è nota come risoluzione temporale e influenza la velocità con cui siamo in grado di rispondere ai cambiamenti nel nostro ambiente.
Studi passati hanno suggerito che gli animali con un’alta risoluzione temporale visiva tendono ad essere delle specie con una vita intensa, come i predatori. La ricerca sull’uomo ha anche suggerito che questa caratteristica tende a diminuire con l’età e si riduce temporaneamente dopo un intenso esercizio fisico. Tuttavia, non era chiaro quanto variasse tra persone di età simile.
Risoluzione temporale è il modo per misurare questa caratteristica e consiste nella nell’identificare il limite in cui una persona smette di percepire una luce sfarfallante e la vede invece come una luce costante o immobile. Il dott Haarlem, presso il Trinity College di Dublino, e i suoi colleghi hanno effettuato un test su 80 uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 35 anni, riscontrando un’ampia variabilità nella soglia di percezione.
La ricerca ha rilevato che alcune persone segnalavano una fonte di luce come costante quando in realtà lampeggiava circa 35 volte al secondo, mentre altre erano in grado di rilevare lampi a velocità superiori a 60 volte al secondo.
Questo valore è ancora piuttosto distante dalla risoluzione temporale dei falchi pellegrini, che sono in grado di elaborare circa 100 fotogrammi visivi al secondo.
Forse le persone che vedono lo sfarfallio a frequenze più elevate hanno fondamentalmente la possibilità di elaborare più di informazioni visive per secondo, rispetto alle persone che hanno una “visione più lenta”.
Poiché abbiamo a disposizione solo la nostra esperienza soggettiva, potremmo ritenere ingenuamente che tutti gli altri percepiscano il mondo nello stesso modo in cui lo percepiamo noi. Questo studio evidenzia una di queste differenze. Alcune persone sembrano davvero percepire il mondo più velocemente di altre”.
Lo studio ha anche rilevato che la risoluzione temporale visiva sembra essere relativamente stabile nel tempo all’interno degli individui e che c’è poca differenza tra uomini e donne.
Sebbene non sia ancora stato chiarito come questa variabilità possa influire sulla nostra vita quotidiana, si sospetta che gli atleti d’élite e i giocatori professionisti possano avere una risoluzione temporale visiva superiore alla media.
“Riteniamo che le differenze individuali nella velocità di percezione possano diventare evidenti nelle situazioni ad alta velocità in cui è necessario localizzare o seguire oggetti in rapido movimento, come negli sport con la palla, o in situazioni in cui le scene visive cambiano rapidamente, come nei giochi competitivi”.
“Potrebbero avere un vantaggio sugli altri prima ancora di prendere in mano una racchetta e colpire una pallina da tennis, o di afferrare un controller e lanciarsi in un mondo online”.
Una questione in sospeso è la misura in cui questa caratteristica è allenabile. Sebbene la velocità di reazione delle persone possa migliorare con la pratica, si pensa che questo sia legato al tempo necessario per rispondere a qualcosa dopo che il cervello l’ha percepito visivamente.