Dolore puntorio come una stilettata di dolore oculare al risveglio mattutino ad un occhio o ambedue, fotofobia e lacrimazione agli
occhi. Dopo la guarigione in qualche giorno, si ripresenta qualche settimana , qualche mese o anche un anno dopo.
I sintomi possono essere dovuti ad una sindrome da erosione corneale ricorrente.
In un’area più o meno ampia della cornea (epitelio corneale), le cellule della superficie sono più deboli e si sfaldano periodicamente, lasciando scoperti i terminali nervosi.
Il disturbo segue tipicamente una lesione corneale superficiale, ma può essere di origine non traumatica.
I traumi più frequenti sono spesso banali. Una lesione da foglia di pianta, un colpetto con una penna, un’unghiata.
Guarisce in qualche giorno, poi all’improvviso torna il dolore mesi o anni dopo.
Spesso non ci si ricorda neppure del primo trauma e solo pensandoci ci sovviene.
L’alterazione congenita della membrana di adesione delle cellule di superficie alla cornea sottostante predispone a questa patologia. In questi casi è più frequente con l’andar degli anni.
La sindrome da erosione corneale ricorrente è conosciuta dal 1872 da Hansen, e giustamente descritta come “cheratite vescicolare nevralgica intermittente”.
Dolore improvviso all’apertura degli occhi al mattino, come una stilettata, che corrisponde alla rottura dell’epitelio. Visione confusa fino alla guarigione, occhio rosso, gonfio e dolore se si tenta di aprire l’occhio.
Il numero di episodi e la grandezza della lesione facilitano la guarigione con una lieve perdita di trasparenza. Se è centrale, può ridurre la vista.
L’unico modo di sapere se il problema è questo oppure altro è una visita da un medico oculista. Altre malattie possono dare sintomi simili, come l’Herpes oculare, la cheratite neurotrofica, le infezioni corneali, un
corpo estraneo.
L’occhio secco rende la superficie oculare più fragile e facilita gli episodi di lesion
epiteliale.
Le disbiosi intestinali come le intolleranze alimentari, le malattie del fegato e la dermatite rosacea facilitano le irritazioni del bordo palpebrale (blefarite) e l’alterazione patologica delle lacrime. La debolezza della membrana basale, come detto prima, è un fattore molto frequente.
Nella maggior parte dei casi, la erosione ricorrente viene gestita con successo mediante una gestione conservativa, come l’occlusione dell’occhio per uno o due giorni e la lubrificazione con colliri e pomate. In alternativa lente a contatto per alcuni giorni.
Tuttavia, una percentuale significativa di questi casi è ribelle e gli episodi dolorosi si ripresentano.
Un’alternativa efficace è la puntura stromale anteriore. Si praticano minuscole micro-punture indolori in pochi minuti, che facilitano un attaccamento più solido e resistente dell’epitelio.
Lo stesso trattamento si può praticare con il laser.
Negli ultimi anni si è capito che la doxiciclina (antibiotico) ha azioni di riduzione sulle metalloproteinasi. Le metalloproteinasi sono sostanze infiammatorie che aumentano nella cornea dei pazienti con infiammazioni e sono coinvolte nella alterazione della membrana basale dell’epitelio corneale prima della riepitelizzazione. Non è quindi una azione antibiotica! ma sui alcune fasi del processo infiammatorio. Inoltre, c’è anche il risultato di un effetto aggiuntivo sulla disfunzione delle ghiandole che producono la componente grassa delle lacrime.
La combinazione di corticosteroidi e doxiciclina associata a occlusione o lente a contatto aumenta le possibilità di una guarigione duratura.