Quando non vedo più in modo soddisfacente per le mie attività.
Oggi si tiene conto anche di non importanti alterazioni della vista, come la perdita della sensibilità al contrasto e la perdita della percezione dei colori. Si può notare che i colori sono sbiaditi e opachi e che si ha difficoltà a vedere in situazioni di basso contrasto. Ad esempio guida di notte o distinguere un calzino blu da uno grigio scuro con luce più bassa. Questi sono i primi segni che la cataratta sta avendo effetti sulla vista e si può prendere in considerazione la rimozione chirurgica.
Ecco, le parole chiave per capire sono “..un po’ meno bene”. La lenta opacizzazione del cristallino mi permette di adattarmi ad una vista sempre meno buona e “dimenticare” come vedevo anni fa. Mi auto-limito inconsciamente in alcune attività, dando la colpa all’età.
No, questo è un concetto del passato. Anzi, oggi è il contrario. E’ preferibile operare prima che diventi matura, cioè molto avanzata, quando i rischi chirurgici aumentano.
L’intervento di cataratta non è affatto doloroso. La maggior parte dei pazienti descrive una leggera sensazione di pressione e manipolazione.
Abbiamo anche la possibilità di offrire una leggera sedazione di breve durata, che toglie l’ansia e permette di affrontare più rilassati l’intervento .
L’anestesia generale è riservata a persone non in grado di cooperare o minori.
E’ uno degli interventi più sicuri. La somma delle probabilità di complicanze rilevanti non arriva all’1%.
Non ci sono problemi se il glaucoma è sotto controllo prima dell’intervento, anzi, molto spesso l’intervento di cataratta aiuta a ridurre leggermente la pressione.
Per migliorare il drenaggio del fluido dall’occhio, l’intervento di cataratta è un’ottima occasione per inserire anche una microvalvola di deflusso e ridurre la pressione dell’occhio.
La microvalvola riduce la quantità di colliri per il glaucoma e aiuta il controllo della pressione. L’inserimento è indolore e richiede solo alcuni minuti in più in sala operatoria.
Si è possibile non usare gli occhiali per lontano e vicino per buona parte parte della giornata!
Oggi disponiamo di molti cristallini artificiali che forniscono una messa a fuoco dal lontano al “quasi vicino” (una quarantina di cm)
Ci sono non rare fortunate persone che per la fortunata combinazione di caratteristiche naturali dei loro occhi riescono a vedere lontano e vicino senza occhiali o quasi !
In alternativa, per chi deve essere operato in ambedue gli occhi, i normali cristallini monofocali possono essere impostate per un occhio per la visione da lontano e l’altro per un pochino da vicino (la cosiddetta monovisione) e questo attenua molto la sfocatura per vicino.
Infine, succede anche (di frequente….) che la mia amica abbia in realtà un difetto visivo postoperatorio da correggere, ma non lo faccia, vantandosi che lei gli occhiali non li usa…! Strano ? Mica tanto.
Sarà più limpida e colorata, sarà più indipendente dagli occhiali, potrò fare molte cose a occhio nudo, da più lontano fino a più vicino. Non avrò bisogno di avere spesso gli occhiali a portata di mano.
Probabilmente non potrò buttarli via del tutto, non tutto ovunque sarà perfettamente a fuoco, ma riguadagnerò una migliore condizione di vista.
La focalizzazione continua da lontano a vicino, detta accomodazione, è fornita dalla elasticità del cristallino naturale. Col tempo si perde e diventa presbiopia. Anni fa c’erano cristallini artificiali accomodativi, ma non funzionavano. Oggi i cristallini multifocali ottengono il lontano e vicino sommando nella struttura diversi fuochi, oppure i cristallini EDOF “allungando” un fuoco unico.
Si capisce che sono dei compromessi ottici rispetto alla gioventù.
La maggior parte dei pazienti può guidare a 48 ore dall’intervento; il consiglio generale è di iniziare a guidare quando ci si sente a proprio agio. È bene evitare di guidare per lunghi tratti nella prima settimana, poiché l’occhio si sente affaticato dopo l’intervento.
Si consiglia inoltre di indossare occhiali da sole per ridurre al minimo l’effetto della sensibilità alle luci intense e alla luce del sole.
Il lavoro di ufficio o al pc si può riprendere progressivamente da due giorni dopo.
Alcuni lavori domestici, come cucinare, caricare una lavatrice, entro un paio di giorni o poco più. Tuttavia, bisogna fare attenzione a non irritare l’occhio dopo l’intervento, ad esempio, con sporco o polvere, in condizioni di vento. Quindi no bicicletta, piscina, running, giardinaggio per alcuni giorni. Evitare di svolgere lavori domestici impegnativi a faccia in basso per la prima settimana dopo l’operazione di cataratta.
Sollevare pesi moderati di alcuni chili come una spesa non è un problema.
Come regola generale, è meglio evitare di nuotare o andare in mare per il primo mese dopo l’intervento per ridurre il rischio di infezioni. Le piscine sono piene di germi che possono infettare l’occhio. Anche gli allenamenti pesanti in palestra sono generalmente sconsigliati per la prima settimana. Non ci sono problemi con l’uso di tapis roulant leggero.
Evitare di svolgere lavori domestici impegnativi o esercizi fisici a faccia in basso per la prima settimana dopo l’operazione di cataratta.
Il miglioramento visivo di un intervento di cataratta è rapido nella maggior parte dei casi. Si raggiunge l’80% in un paio di giorni.
Tuttavia, non tutti i pazienti e le cataratte sono uguali, quindi alcuni possono impiegare più tempo di altri per la sistemazione
La visione tenderà a fluttuare un pochino durante la guarigione , ma in genere si stabilizzerà entro un paio di settimane per la maggior parte dei casi. Se si è affetti da una condizione medica pre-esistente, come il diabete, alterazioni retiniche, il glaucoma o altro, si può verificare un allungamento nella guarigione.
L’occhio si dice astigmatico quando la cornea ha una forma “ovalizzata” come una palla da rugby e la visione è sfocata. L’astigmatismo viene corretto con occhiali appositi. Circa il 35-40% degli occhi sono astigmatici, ma solo nel 15-20 % è più rilevante.
L’astigmatismo può essere corretto o compensato con un cristallino specifico.
Purtroppo no. L’occhio non è perfetto.
Ha quasi sempre numerosi piccoli o grandi difetti “di fabbrica” chiamati aberrazioni, che non possono essere corretti neppure da un occhiale. Ci conviviamo senza saperlo perché i nostri occhi sono fatti ognuno con le sue irregolarità.
Non li correggono i cristallini artificiali, così come non vengono corretti dai comuni occhiali che conosciamo.
Inoltre, i migliori strumenti per calcolare il cristallino artificiale da impiantare hanno una precisione massima di risultato del 70% circa.
Che vuol dire ? Vuol dire che se desidero avere una vista per lontano senza necessità di occhiali ovvero con zero diottrie dopo l’intervento, ho meno di quattro probabilità sui cinque di averla. Nessun moderno strumento o sistema di calcolo è riuscito a migliorare la precisione.
Molti non sanno che i cristallini artificiali hanno una tolleranza cioè un errore di diottrie in produzione che è di 0,25 diottrie per i valori bassi , fino a oltre mezza diottria per quelli alti.
Ci potrà essere, quindi, un piccolo residuo di difetto rifrattivo, spesso trascurabile in pratica.
L’operazione di cataratta è un intervento una tantum, nel senso che la cataratta stessa non ritorna. Tuttavia, nel 10% dei casi la capsula posteriore ( “la buccia della cataratta necessaria all’impianto”) si opacizza. L’opacità può essere rimossa con una procedura laser rapida e indolore in clinica (capsulotomia laser YAG).
La moderna chirurgia della cataratta non richiede abitualmente punti di sutura, poiché si tratta di una procedura in cui l’incisione principale è larga circa 2.2 mm.
In alcuni casi di chirurgia di casi più impegnativi uno o due sottili punti di sutura consentono una maggiore sicurezza. I punti vengono rimossi alcune settimane dopo l’intervento in ambulatorio.
I punti di sutura non sono sinonimo di complicazione.