Sono fenomeni visivi anomali che si verificano dopo un intervento di cataratta.
Sono alcuni dei motivi frequenti di fastidio visivo dopo un intervento ben fatto di facoemulsificazione della cataratta.
Le disfotopsie appaiono come abbagliamento, strisce di luce, starbursts, anelli, aloni o lampi di luce (disfotopsie positive) oppure come un’ombra o una linea a forma di arco, solitamente localizzata nella parte temporale laterale del campo visivo (disfotopsie negative).
Anche se fino a oltre le metà delle persone operate può manifestare fenomeni luminosi subito dopo l’intervento, solo il 2 % dei casi presenta sintomi persistenti fino a un anno dopo l’intervento.
L’incidenza di una ombra laterale può arrivare al 25% ; tuttavia, a un anno dall’intervento, i sintomi persistono di solito nello 0,13-1,5% dei casi.
Tranne rari casi, i sintomi non incidono sulla capacità visiva, anche se raramente rappresentano una interferenza piuttosto fastidiosa.
Le disfotopsie sono fenomeni ottici indesiderati causati da una sorgente luminosa esterna, ad esempio luci al neon o fari, che crea effetti ottici anomali passando attraverso il cristallino artificiale.
L’ombra laterale è più spesso generata da una fonte esterna angolata rispetto all’occhio.
Anelli, abbagliamenti ed aloni sono più frequenti con i cristallini multifocali e in questi casi spesso anche più fastidiosi.
Ecco cosa sappiamo sulla disfotopsia e le misure che si possono adottare per contribuire a ridurla o a prevenirla.Sono stati fatti molti studi ed ipotesi ottiche talora contrastanti.
I fattori più comunemente citati per la comparsa di disfotopsie sono la forma del cristallino artificiale, il design a spigoli vivi del bordo, la dimensione della pupilla, l’indice di refrazione elevato di alcuni materiali, la posizione del cristallino artificiale all’interno dell’occhio (dipende dalla conformazione personale) .
La disfotopsia deve anche essere distinta dai fenomeni ottici interni e dalle fotopsie, cioè brevi lampi di luce (come un fulmine o un flash) che non sono causati da sorgenti esterne.
Passerà !
Nella maggior parte dei casi, i sintomi si risolvono spontaneamente. E’ quindi importante essere rassicurati e minimizzare il problema, sapendo che si tratta di un fenomeno passeggero in oltre il 98% dei casi.
In un massimo del 2 % dei pazienti, i sintomi persistono fino a un anno dopo l’intervento, ma sono ancora molte meno le persone che hanno disturbi rilevanti.
Molto raramente è necessario un ulteriore provvedimento chirurgico.