è una condizione in cui il cristallino naturale all’interno dell’occhio si annebbia, causando la riduzione della vista. Nell’intervento la lente annebbiata viene sostituita da una lente artificiale trasparente.
La facoemulsificazione (faco) è il metodo preferito per rimuovere le cataratte con l’ausilio di ultrasuoni.
Una parte di questa procedura può essere automatizzata utilizzando un laser controllato da un computer. Si tratta della cosiddetta chirurgia della cataratta assistita da femtosecondi (FLACS).
La chirurgia della cataratta assistita da laser a femtosecondi (FLACS), è disponibile in pratica corrente da circa 10 anni .
I vantaggi presupposti della FLACS includono un posizionamento più accurato della IOL, una forma e una dimensione della capsulotomia (apertura anteriore) più riproducibili rispetto alla capsuloressi e una migliore inclinazione della lente intraoculare con meno aberrazioni ottiche di ordine superiore. Inoltre, utilizzando il laser per frammentare il cristallino, è necessaria una minore energia, il che dovrebbe comportare una minore infiammazione.
Nel complesso, tutto ciò dovrebbe tradursi in una maggiore sicurezza e in migliori risultati visivi grazie a una maggiore precisione e riproducibilità, ma questa nuova tecnica è più costosa dell’intervento corrente.
è un laser a infrarossi che produce micro-foto-distruzione nel tessuto al punto di focalizzazione. Agisce come un utensile da taglio che viene utilizzato per eseguire incisione di accesso all’interno dell’occhio, apertura della “buccia” (capsulotomia) della cataratta, pre-frammentazione del nucleo della cataratta.
Nella faco il paziente si distende sul lettino operatorio e il chirurgo può iniziare immediatamente l’intervento, che richiede per lo più 10-15 minuti.
L’intervento con laser è formato da due parti. La prima parte è l’applicazione del laser, la seconda parte è l’esecuzione come la Faco.
Nel caso della femto-cataratta (FLACS) l’intervento di rimozione è preceduto dalla fase di applicazione del femtolaser. Un cono viene posizionato sull’occhio anestetizzato e lo rende solidale al laser mediante applicazione di vuoto, per stabilizzarne la posizione durante l’emissione del laser. E’ essenziale che il paziente sia perfettamente fermo. Il laser esegue le incisioni ( se richieste dal chirurgo) , traccia la capsulotomia ( come un apriscatole) e seziona il nucleo duro in piccole parti. Questa fase richiede alcuni minuti. Se “l’accoppiamento” occhio-laser non è corretto, va ripetuto.
Le incisioni con il femtolaser sono state progressivamente meno usate in quanto più difficili da gestire da parte del chirurgo.
Dopo l’applicazione laser, il paziente viene spostato sotto il microscopio operatorio e l’intervento prosegue come una faco, con la differenza di avere l’apertura già pronta e il nucleo pre-tagliato.
L’intervento femtolaser è quindi composto da due parti, una prima di applicazione del laser, e una seconda di completamento, del tutto sovrapponibile alla faco, visto che usa lo stesso strumento.
Il tempo di asportazione di energia utilizzato per la rimozione del nucleo di riduce, poiché è pre-sezionato.
E’ intuitivo che il tempo complessivo della FACO, a parità di chirurgo esperto, è inferiore per la faco rispetto al femtolaser.
Il laser a femtosecondi può effettuare parti nella chirurgia della cataratta che possono rendere la procedura più coerente in termini di qualità. Tuttavia, deve ancora essere dimostrato se la chirurgia della cataratta assistita da laser a femtosecondi (FLACS) può produrre risultati migliori rispetto all’attuale gold standard, che è la facoemulsificazione convenzionale.
Ambedue le tecniche offrono efficacia e sicurezza elevatissima.
Cerchiamo di dare alcune indicazioni provenienti da vari studi comparativi su migliaia di interventi.
Nella chirurgia della cataratta le complicanze sono molto ridotte e la loro somma è inferiore a uno o due punti percentuali. Per quanto riguarda le tecniche, la risposta è che ad oggi non sono state osservati miglioramenti significativi in nessuna complicanza. Si può presumere che in casi complessi di debolezza meccanica della cataratta, il femtolaser sia più delicato, se il chirurgo è poco esperto.
Nessuna differenza significativa negli esiti fino a un anno di follow-up tra FLACS e Faco
Al momento, gli attesi vantaggi del femtolaser non si sono tradotti in risultati rifrattivi e visivi migliori rispetto alla facoemulsificazione standard.
Non è stata riscontrata alcuna differenza nella percentuale di occhi che hanno raggiunto obiettivi refrattivi tra i gruppi FLACS e PCS in nessuno di questi studi, né a breve né a lungo termine.
Recentemente sono stati pubblicati due grandi studi randomizzati e controllati: lo studio francese FEMCAT (FEMtosecond laser-assisted versus phacoemulsificationCATaract surgery), che non ha riscontrato differenze nelle misure visive o di sicurezza tra FLACS e PCS e uno studio britannico del St Thomas’ Hospital su 400 casi, ha riscontrato risultati visivi simili tra i due bracci.
Una review 2022 della American Academy of Ophthalmology conferma che i risultati dei due approcci chirurgici si assomigliano.
FLACS è simile a FACO. Non sono state riscontrate differenze negli esiti di salute e sicurezza riferiti dai pazienti dopo 12 mesi di follow-up. Nel complesso, la rimozione manuale della cataratta per casi standard nelle mani di un chirurgo esperto ha fornito livelli sovrapponibili di acuità visiva. La FLACS ha dimostrato un risultato visivo paragonabile a quello della facoltà, ma non ha stabilito un vantaggio visivo clinico.
Gli studi forniscono prove fondate della non esistenza di differenze in questi risultati tra FLACS e Faco.
Nel complesso, i risultati di questi studi indicano un’equivalenza clinica, in quanto i pazienti ottengono un’eccellente acuità visiva e accuratezza refrattiva sia con FLACS che con PCS, ma una tecnica non è superiore all’altra.
Il femtolaser è nettamente più costoso della FACO.
FLACS e PCS presentano misure di esito visivo, refrattivo e di sicurezza simili. La FLACS è una tecnica più costosa della PCS e non è economicamente vantaggiosa nella sua forma attuale.
Molte affermazioni sono frasi ad effetto per fare impressione sul paziente.
La FLACS non può essere eseguita su tutti
Gli occhi con apertura palpebrale piccola sono più difficili da accoppiare al laser.
I pazienti inquieti possono trovare difficile stare molto fermi sotto il laser.
Una pupilla scarsamente dilatabile, che non raggiunge la dimensione del capsulotomia prevista, non è adatta.
In alcuni casi dopo l’applicazione del laser, la pupilla si restringe, e deve essere ri-dilatata nella seconda fase.
La suzione del laser nella prima fase di docking può causare occhio rosso e qualche rottura di capillari superficiali, che in qualche giorno passa.
La FLACS è sicura e precisa, tuttavia ha migliorato solo in minima parte i risultati visivi rispetto alla FACO , con una differenza non significativa nella precisione refrattiva ( occhiale finale) , ma non ha avuto alcuna rilevanza clinica.
Nessuna differenza statisticamente significativa rispetto alla FACO per quanto riguarda gli esiti refrattivi e visivi.
Se il vostro chirurgo è esperto, nessuna differenza.
Se il vostro chirurgo ha una esperienza modesta, Il femtolaser è “probabilmente” più sicuro.
Forse il vantaggio più significativo che il paziente ottiene con la procedura FLACS è una minore quantità di energia ultrasonica erogata nella camera anteriore, perché il nucleo catarattoso è stato pre-tagliato. Una minore energia ultrasonica di facoemulsificazione in FLACS idealmente si traduce in un minore edema corneale, una minore infiammazione della camera anteriore e una ridotta perdita di cellule endoteliali. Questo può essere più rilevante se il chirurgo è poco esperto.