Il 20 novembre 1886, la prima storia di un oftalmologo fu accettata per la pubblicazione.
Ma conosci il protagonista? Ci sono pochi che non hanno sentito parlare di Sherlock Holmes e Dr Watson, probabilmente i più famosi e indagatori di crimine che fanno parte del genere.
Ma sai che il suo creatore, Sir Arthur Conan Doyle, era un oftalmologo Nel 1876, iniziò una carriera in medicina presso l’Università di Edimburgo, dove incontrò il medico legaleJoseph Bell; questo professore lo ispirò con la figura del suo famoso personaggio, Sherlock Holmes.
Dopo aver conseguito un Bachelor of Medicine e un Master of Surgery nel 1880, e una laurea in medicina nel 1885, scelse di specializzarsi in oftalmologia nel 1890, formandosi a Vienna e Parigi prima di istituire una pratica oftalmologica nel centro di Londra. Alla fine, la carriera medica avrebbe ceduto alle sue ispirazioni letterarie, ma l’influenza del suo tempo come medico e oftalmologo era chiara, con l’oftalmologia che si riversava nelle pagine di un mistero, dove l’arma del delitto era un coltello chirurgico da cataratta. Vedi l’Avventura della Casa Vuota, Lo Studio in Rosso e Silver Blaze, ad esempio.
Oltre al fatto che Watson è un medico, il ragionamento metodico, le deduzioni percettive e i processi diagnostici di Holmes (coniati come Holmesian) condividono molto con quelli impiegati dai medici (anche se con elementi fittizi) e sono stati influenzati in modo molto dalla carriera medica di Doyle. Arthur Conan Doyle, alla fine del XIX secolo afferma che tre sono le prerogative essenziali del perfetto detective: osservazione, deduzione e conoscenza. In definitiva il clinico ideale vive la fusione di questo modello investigativo con una predisposizione a cogliere, nel mucchio degli esami clinici, strumentali e di laboratorio, non solo ciò che è presente ma anche quello che manca, lee coerenze e le contraddizioni. E insieme anche la capacità di ascoltare-interrogare il paziente, per ricavare le cruciali informazioni utili a ricostruire il puzzle diagnostico.
Riferimento Reed, Med Humanit, 27, 76 (2001). PMID:23670927. E http://www.unostudioinholmes.org/cataratta.htm