Alcuni dei soggetti più popolari dei mosaici nell’antica Grecia e Roma erano le scene mitologiche
Quotidiane, la vita, le quattro stagioni e il mare, il circo e i giochi gladiatori. Ma uno dei mosaici più curiosi un eterno presente che l’antica Roma coinvolga il malocchio.
Durante l’antichità, Greci e Romani credevano fortemente che ci fossero certi tipi di persone che possedevano la capacità di lanciare orribili maledizioni sugli individui semplicemente guardandoli. Questo sguardo malevolo, invidioso o maleducato è chiamato anche oggi “malocchio” o in inglese occhio del diavolo. Si pensa che alcune persone abbiano la volontà deliberata di inviare una maledizione a qualcuno credendo che il loro malocchio abbia proprietà magiche che sarà in grado di nuocere. È interessante notare che il malocchio non era temuto allo stesso modo in ogni angolo dell’impero romano, ma è stato sicuramente sentito il più forte in Oriente.
E si presume che la credenza nel malocchio sia stata diffusa da pensatori e filosofi a partire dall’epoca del regno di Alessandro Magno. Per combattere contro il “malocchio”, si usavano attrezzi e animali come simboli di protezione. Siamo abbastanza fortunati che ci sia pervenuto un esempio nel mosaico di epoca romana da Antiochia.
Il malocchio raffigurato nel mosaico viene attaccato da una moltitudine di attrezzi e amuleti che erano rilevanti nel mondo greco-romano. In primo luogo il malocchio viene trafitto da un tridente e da una spada, poi beccato da un corvo e abbaiato da un cane. Viene anche attaccato da un millepiedi, uno scorpione, un gatto e un serpente e come se non bastasse, un nano cornuto con un enorme fallo che attraversa due bastoni insieme sta anche attaccando il malocchio.
Bellissimo!