Ma, in realtà, il corpo umano non funziona per compartimenti chiusi. Pensiamo agli ormoni, al microbioma intestinale, alla respirazione.
Il corpo costituisce un insieme integrato, e ciò che non funziona correttamente in una parte del corpo può influenzarne molte altre.
Come per l’udito, un crescente numero di ricerche sta dimostrando che l’impegno visivo ha un impatto positivo sulla funzione cognitiva, sulla percezione, immaginazione, memoria, e tutte le forme di ragionamento.
Ad esempio, uno studio nel Baltimore Longitudinal Study of Aging e pubblicato su JAMA Network Open, ha seguito per sette anni un migliaio uomini e donne di età superiore ai 60 anni.
Chi aveva un punteggio scarso nei test iniziali di capacità visiva, aveva nel tempo maggiori probabilità di avere un declino cognitivo nel tempo, compresi i deficit nel linguaggio, nella memoria ed attenzione.
Gli studi hanno verificato che non sia il decadimento cognitivo a causare falsi risultati negativi nei testi della vista.
Quando le persone subiscono una perdita importante della vista, cambiano il modo in cui affrontano e vivono la loro vita. Diminuisce la voglia di attività fisica, si diventa più sedentari, si allentano i contatti fuori dall’ambito casalingo, l’attività sociale diviene sempre più occasionale e difficoltosa Tutto quello che così importante per mantenere un cervello sano viene progressivamente perduto. Si innesca la strada verso la perdita di ogni capacità anche l’elasticità cerebrale, la vivacità e la memoria se ne vanno.
Purtroppo ci sono danni alla vista che la medicina non è ancora in grado di risolvere, come la degenerazione maculare legata all’età o il glaucoma avanzato o la retinopatia diabetica.
Si può ricorrere alla riabilitazione visiva.
Quando la vista inizia a dare segni di difficoltà, ma c’è ancora un discreta capacità, la riabilitazione è in grado di aiutare le persone ipovedenti a sfruttare al meglio le possibilità disponibili. La tecnologia fornisce mezzi e strumenti digitali per leggere testi con contrasto elevato, ingrandimenti e luci speciali, trasformare la parola scritta in voce, la voce in azioni.
Molte persone possono rimanere così in contatto utile con il mondo e con sé stessi, allontanando lo spettro dell’isolamento , della depressione e della perdita cognitiva.
Stimoliamo ed aiutiamo gli anziani con difficoltà visive a continuare a vivere al meglio .
CDC. Vision Health Initiative: the burden of vision loss. Atlanta, GA: US Department of Health and Human Services, CDC; 2017. https://www.cdc.gov/visionhealth/risk/burden.htm
Chen SP, Bhattacharya J, Pershing S. Association of vision loss with cognition in older adults. JAMA Ophthalmol 2017;135:963–70. CrossRef PubMed
Zheng DD, Swenor BK, Christ SL, West SK, Lam BL, Lee DJ. Longitudinal associations between visual impairment and cognitive functioning: the Salisbury Eye Evaluation Study. JAMA Ophthalmol 2018;136:989–95. CrossRef PubMed
Taylor CA, Bouldin ED, McGuire LC. Subjective cognitive decline among adults aged ≥45 years—United States, 2015–2016. MMWR Morb Mortal Wkly Rep 2018;67:753–7. CrossRef PubMed
Chan T, Friedman DS, Bradley C, Massof R. Estimates of incidence and prevalence of visual impairment, low vision, and blindness in the United States. JAMA Ophthalmol 2018;136:12–9. CrossRef PubMed
Chan VTT, Sun Z, Tang S, et al. Spectral-domain OCT measurements in Alzheimer’s disease: a systematic review and meta-analysis. Ophthalmology 2019;126:497–510. CrossRef PubMed
Christ SL, Zheng DD, Swenor BK, et al. Longitudinal relationships among visual acuity, daily functional status, and mortality: the Salisbury Eye Evaluation Study. JAMA Ophthalmol 2014;132:1400–6. CrossRef PubMed
Qiu M, Wang SY, Singh K, Lin SC. Association between visual field defects and quality of life in the United States. Ophthalmology 2014;121:733–40. CrossRef PubMed
Whitson HE, Whitaker D, Potter G, et al. A low-vision rehabilitation program for patients with mild cognitive deficits. JAMA Ophthalmol 2013;131:912–9. CrossRef PubMed
Guthrie DM, Davidson JGS, Williams N, et al. Combined impairments in vision, hearing and cognition are associated with greater levels of functional and communication difficulties than cognitive impairment alone: analysis of interRAI data for home care and long-term care recipients in Ontario. PLoS One 2018;13:e0192971. CrossRef PubMed
https://www.cdc.gov/brfss/annual_data/2015/pdf/2015-sdqr.pdf.
https://www.cdc.gov/brfss/annual_data/2016/pdf/2016-sdqr.pdf.
https://www.cdc.gov/brfss/annual_data/annual_2017.html